la settimana santa

I PROSSIMI EVENTI A PIANO DI SORRENTO

ACCENSIONE DELLE LUMINARIE NATALIZIE

Ricostruzione grafica Villaggio di Babbo Natale Piazza Cota

Il Natale a Piano di Sorrento avrà inizio domani 30 novembre 2013 alle ore 18.00 con l’accensione dell’albero e del “Villaggio di Babbo Natale” in Piazza Cota, delle illuminazioni a tema lungo le strade della Città e della “Santa Claus square” di Piazza delle Rose. Con il contributo del Comune di Piano di Sorrento e la collaborazione dell’Associazione Turistica Pro Loco Città Piano di Sorrento e dell’Associazione Commercianti di Piano di Sorrento (ASCOM), la suggestione delle luci verrà accompagnata dalla musica e l’intrattenimento folkloristico della  “Paranza r‘ o’ Lion.

«Sulla scia di quanto già realizzato lo scorso anno e con lo stesso spirito - dichiara il Presidente della Pro Loco Marco D’Esposito - per il Natale 2013 insieme al Comune, in particolare all’Ufficio Cultura con il Dott. Carlo Pepe e all’Ufficio tecnico con l’Ing. Graziano Maresca, e all’ASCOM, ci siamo impegnati a garantire il miglior vestito di festa per la Città di Piano di Sorrento, dando spazio ad iniziative per grandi e piccini. Oltre al via ufficiale con l’accensione dell’albero, a breve sarà pronto il calendario di tutti gli eventi natalizi sul territorio comunale. Tutto questo rappresenta per me un chiaro segnale: attraverso la sinergia, vero e proprio cavallo di battaglia della nostra Associazione e delle nostre iniziative, è possibile realizzare tanto per la nostra Città e per tutti i cittadini».

(Comunicato ufficiale dell’Ufficio Stampa del Comune di Piano di Sorrento)

I PRECARI SI RACCONTANO, LA C.G.I.L. ASCOLTA – Centro Culturale Comunale

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CONSIGLIO COMUNALE (CON VILLA FONDI!!!)

In sessione straordinaria ed in seduta pubblica di prima convocazione
il giorno 27 novembre 2013 alle ore 19.00

Il Presidente del Consiglio Comunale avvisa i cittadini che è indetto il 

Consiglio Comunale

In sessione straordinaria ed in seduta pubblica di prima convocazione
il giorno 27 novembre 2013 alle ore 19.00

La seduta si terrà presso la sede comunale in Piazza Cota (2° piano – sala consiliare).

Tra gli argomenti: TARES, Villa Fondi, Piano triennale delle opere pubbliche e criteri di assegnazione degli immobili acquisisti al patrimonio comunale

Qui di seguito l'ordine del giorno integrale:

- ORDINE DEL GIORNO -

  1. MOZIONE PRESENTATA DAL CONS. ANNA IACCARINO: ADOZIONE DI ATTI DI INDIRIZZO RELATIVI ALLA RIVISITAZIONE DELL’UBICAZIONE DEI PLESSI SCOLASTICI
  2. MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE ANTONIO D’ANIELLO: IMPEGNO PER LA RIDUZIONE DELLA SPESA PER LA FORNITURA ELETTRICA
  3. MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE ANTONIO D'ANIELLO: IMPEGNO ALLA COSTITUZIONE DELL'UFFICIO "PROGETTAZIONE EUROPEA"
  4. ADESIONE ALLA CAMPAGNA "CITTA' PER LA VITA-CITTA' CONTRO LA PENA DI MORTE"
  5. BICENTENARIO DELLA FONDAZIONE DELL'ARMA DEI CARABINIERI - MANIFESTAZIONE DI SOSTEGNO PER LA REALIZZAZIONE DI UN MONUMENTO CHE CELEBRI LA RICORRENZA
  6. PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.P.R. N. 380/2001 - RICHIEDENTE: SIG.RA MARIA VENIERO, NELLA QUALITÀ DI LEGALE RAPPRESENTANTE DELLA "MARGHERITA S.A.S." - VALUTAZIONE SUSSISTENZA PUBBLICO INTERESSE
  7. PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE AVENTE AD OGGETTO: APPROVAZIONE PROTOCOLLO DI INTESA – RIASSETTO DELLA RETE AT PENISOLA SORRENTINA - “INTERCONNESSIONE 150 KV SORRENTO - VICO EQUENSE - AGEROLA - LETTERE” – MODIFICA DEL PERCORSO DELL’ELETTRODOTTO
  8. ARGOMENTO PROPOSTO DAL CONSIGLIERE ANNA IACCARINO: MODIFICA DELIBERA C.C. N. 24 DEL 6/9/13 - APPROVAZIONE DELLE TARIFFE E DEL TRIBUTO SUI SERVIZI (TARES) 2013
  9. MODIFICA DEL REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TRIBUTO SUI RIFIUTI E SUI SERVIZI (TARES)
  10. APPROVAZIONE ALIQUOTE E DETRAZIONI DELL’IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (IMU): ANNO 2013
  11. CONFERMA PER L’ANNO 2013 DELL’ALIQUOTA DELL’ADDIZIONALE COMUNALE ALL’I.R.P.E.F NELLA MISURA DELLO 0,70 %
  12. ART. 153 D. LGS. N. 163/2006 PROJECT FINANCING GESTIONE "VILLA FONDI" – PROVVEDIMENTI.
  13. DETERMINAZIONE DEI CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEGLI IMMOBILI ACQUISITI AL PATRIMONIO COMUNALE - ART. 1, COMMA 65, LEGGE REGIONALE N. 5 DEL 06.05.2013
  14. PROGRAMMA PER L’AFFIDAMENTO DI INCARICHI DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER L’ANNO 2013: ESAME ED APPROVAZIONE
  15. APPROVAZIONE ELENCO ANNUALE  2013 E PROGRAMMA TRIENNALE OPERE PUBBLICHE 2013 /2015 -  ART. 128  D. LGS. N. 163/2006

CONVEGNO “VIOLENZA SULLE DONNE. ANALISI MULTIDIMENSIONALE DI UN PROBLEMA SOCIALE”

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23 NOVEMBRE 1980 – LE IMMAGINI DEI DANNI DA UNA PELLICOLA DI ERMANNO ACANFORA

In questa giornata in cui ricorre il 33° anniversario del Terremoto del 1980 noto con piacere che, grazie ai social network, molti carottesi stanno condividendo  i loro preziosi ricordi. Preziosi perchè tutti insieme riescono a costruire una pagina fondamentale della nostra Storia, pagina spesso VOLUTAMENTE accantonata. La Storia di un popolo è fatta di pagine liete e pagine tristi e quando qualcuno, privato o ente che sia, ne vuole raccontare la Storia ha il dovere morale di raccoglierle tutte e questo per ora purtroppo non è accaduto.

Questo fiume in piena di ricordi che in queste ore ore si sta riversando in rete dimostra che la memoria di quei giorni nonostante tutto è ancora viva e sarebbe bello che si provvedesse ad istituzionalizzare questa data nel nostro comune affinchè ogni anno venga dedicata al ricordo di quella tragedia.

Di seguito troverete uno spezzone di una pellicola di Ermanno Acanfora in cui si vedono immagini girate nelle settimane immediatamente successive al sisma. Rivedrete la Basilica con le scale distrutte, le rovine di Villa Fondi, Palazzo Cadolini prima pericolante e poi in demolizione, le rovine delle case di Via Cassano e poi immagini di Sorrento e Sant’Agnello. Sono immagini preziose anche se la qualità non è eccelsa (trattasi si una pellicola super8 riversata).

23 NOVEMBRE 1980 – IL RICORDO DI CIRO FERRIGNO

23 novembre 1980 - 23 novembre 2013

DOPO UN LUNGO VIAGGIO

306813_104455303094684_1696462567_n La botta era stata forte. La terra aveva tremato fin dalle sue viscere. Il panico era stato enorme soprattutto nei piani alti dei palazzi, quelli del Corso, Via delle Rose, Piazza Mercato, ma nella parte bassa del paese, quella più vicina al mare, erano cadute diverse case. Palazzi di fine Settecento, con le travi di legno, erano venuti giù, seminando terrore e morte.
Passato il momento iniziale e, presa coscienza dell’accaduto, la popolazione cominciò a riversarsi nelle strade, quando ancora cadevano intonaci, pietrame e pezzi di cornicioni. Quasi in tutte le case erano crollate pareti divisorie, erano caduti mobili, oggetti, quadri ed era chiaro che bisognava andar via subito.
Poi il sibilo sinistro delle sirene ed una voce dal megafono che invitava chi poteva a correre giù a Villa Fondi, all’ascensore, a Madonna di Rosella, per prestare soccorso, per scavare, per tirar fuori qualche mal capitato, rimasto vivo sotto le macerie. E corsero tanti uomini, giovani ed anziani e scavarono per tutta la notte con mezzi di fortuna o solo con le mani. Era inutile chiedere soccorso altrove; la radio parlava già di una catastrofe di dimensioni enormi, di interi paesi distrutti in Irpinia e Basilicata. Inutile chiedere aiuto ad altri. Nasceva, in quelle ore, la Protezione Civile di Piano di Sorrento.
Poi la lunga notte: il lampadario oscillava in continuazione; erano scosse di assestamento più o meno forti ed ogni volta il tintinnare dei vetri delle finestre, dei bicchieri nella cristalliera, lo scricchiolio dei mobili e quel tremore che porta nausea, un vuoto di testa, capogiro. Ogni volta, grida lontane di donna.
Tutti quelli che avevano voluto o potuto lasciare la casa si erano rifugiati nei giardini, con coperte addosso e avevano acceso fuochi di fortuna per riscaldarsi. Molti stavano negli spiazzi più lontani dalle case, in macchina a Trinità, a Mortora, ai Colli e si intravedevano dai vetri volti di bambini sonnolenti, vecchi con le lacrime agli occhi ed uomini vigili. Il terrore era per una probabile replica, sempre possibile, si diceva, nelle ventiquattro ore dalla prima.
Una sola finestra quella notte era accesa: quella del Comune. L’Architetto, il nostro Sindaco, sedeva già al Suo posto.
Poi venne l’alba, quella del 24 novembre 1980, e, nel suo livore, ci mostrò tutte le ferite aperte: i morti, undici morti, Villa Fondi crollata, macerie all’ascensore, macerie a Madonna di Rosella, un gran numero di case lesionate, il timpano della Basilica di San Michele crollato, il campanile fortemente lesionato alla base. Gravemente danneggiate le chiese di Santa Teresa, di Trinità, di Mortora, ovunque muri crollati, strade transennate alla meno peggio, pietre in bilico pronte a cadere, cornicioni pericolanti, fili elettrici e telefonici spezzati.
Ma poi il dolore e la sofferenza lasciarono spazio alla suprema poesia di un popolo che si ritrova. Per le strade era un abbracciarsi continuo, un baciarsi, contenti di esserci, come appena tornati da un lungo viaggio che si temeva senza ritorno. E cominciarono anche i racconti di tutti quegli atti di eroismo ed altruismo che si erano verificati nelle case al momento del disastro. Malati, vecchi, bambini, persone inabili sollevati di peso dai loro letti e trascinati giù in strada per scale che ancora scricchiolavano, le alte scale di legno dei contadini e le corde gettate alle finestre per salvare persone rimaste intrappolate in casa e una donna, sola, carica del genitore sulle spalle, dal quinto piano alla strada come un’immagine presa in prestito dai libri di letteratura. Quando c’è amore la storia si ripete, non c’è nulla di nuovo sotto il sole. Poi oggetti, ricordi, immagini di madonne e di santi strappati ai muri nella corsa tumultuosa verso la salvezza, più che il danaro, gli effetti personali, i gioielli.
Ci abbracciavamo tutti, non solo tra amici, ma anche tra persone sconosciute o odiate fino a qualche tempo prima. Era il giorno dopo e tornavamo tutti in piazza per contarci, forse eravamo anche felici, perché finalmente eravamo tutti assieme, pronti a dividerci anche un tozzo di pane.
Ma eravamo stanchi: tornavamo tutti da un lungo viaggio.

Ciro Ferrigno
Da “Storie di paese”
Longobardi Editore 2008

23 NOVEMBRE 1980 – IL RICORDO DI QUELLA NOTTE DI MARIO RUSSO

mario russo Quel 23 Novembre, avevo quasi 20 anni e come tanti con i ricordi forti , puoi voltarti indietro e ritrovarli ancora. Vivevo in via Bagnulo , un palazzo nuovo, all'altezza del ponte della circumvesuviana, ero nel corridoio appoggiato al muro nel tentativo di infilare quegli strani stivali chiamati Barrow,s , stetti e belli .Si andava a ballare al Wroom Wroom e poi a Sorrento. Mamma era a guardare la tv e papa in cucina.La scossa mi sballottò per il corridoio, era una cosa nuova e tremenda, papa ci urlava di scappare, ma poi usci fuori il terrazzo, io aiutai mamma ed assieme uscimmo fuori e ci ritrovammo in quella trappola a guardare i palazzi oscillare ed a sentire le grida di tutta quella gente. Il buio, poi di nuovo la luce illuminò quella gente inerte, colpita e senza speranza. Proprio io che quasi ne ero indifferente mi ritrovai ad invocare la Madonna di Pompei. Appena fini la scossa ci ritrovammo sulla stazione e fu allora che mi fu chiesto di tornare a casa, un Incubo, ma ero l'unico giovane di tutto il palazzo, il resto erano donne e bambini con padri lontani, sul mare, proprio come i miei fratelli.
Dovetti ritornare nel palazzo, aprire quella porta passare il corridoio uscire fuori il terrazzo prendere il latte che il contadino Mauro metteva la sera fuori il terrazzo, ma delle due bottiglie una era rovesciata e rotta allora depredai come avrebbe fatto un Saraceno il frigorifero e la dispensa, un mobile di formica marrone zeppo di Ovomaltina, biscotti Colussi e taralli di Irolla quando tornai in strada mi sentii quasi un eroe .
Oramai ero gasato .
"Alla ripa! Alla Ripa ! sono caduti i palazzi!!" la gente gridava, piangeva , pregava. Passò Lello Ponticorvo che adesso vive in Belgio, " vado alla ripa , c'e mia sorella" guardai i miei ed allora mio padre mi disse " VAI FATTI ONORE TANTO O SACCIO CHE FRA CINQUE MINUTI VAI VIA LO STESSO!!" un bacio a mamma e inforcai il mio vespone 150 sv ed arrivai giù via cassano. E' li' che mi fermai. Una montagna di polvere e pietre e di travi spezzate le mobilie tra sassi e persone , ma quante? e chi? la gente si teneva lontano da quel palazzo ancora in parte in piedi e con persone da recuperare ai piani alti. Da poco avevano preso la famiglia Bucciero mentre erano ancora su nel vuoto Rosario Gargiulo e sua madre. Arrivarono gli altri ragazzi, di quella Piano dei nostri venti anni, di quelli abituati a far notte e spacconate, un tale chiamato zio Aniello con la moglie sotto le macerie ci implorava di scavare "disposto anche a pagare" "Ma che dite? andiamo noi", mi ricordo ancora di Antonio Apuzzo, Giacomo Marciano, di Luigi che adesso lavora alla rustica , di Fabrizio Gargiulo dei fratelli Cuccaro non bastò niente e ci ritrovammo oltre quella montagna di pietre tra il palazzo ancora all'impiedi e le macerie. Troppo sgretolate quelle pietre, tutto troppo compatto, come avrebbero potuto salvalsi? Arrivarono Gerardo e Vincenzo della ditta Mormile e salirono a prendere le persone ai piani alti, non esisteva la Protezione civile ne vi era un presidio pompieri, si andava su con quelle scale per luminarie e la forza delle braccia. La scossa delle 1,20 forte anch’essa ma di breve durata ci colse oltre quella barricata di pietre e sangue, rimanemmo immobili e stretti, senza respiro, risalimmo la trincea e fummo rincuorati dalla gente di Cassano, eravamo le loro braccia.
La notte ci regalò la tristezza e la gioia di tirar fuori una persona viva, una vecchietta rimasta tra l'armadio e la spalliera che ci disse solo di provare un grande freddo lo stesso che col passare delle ore prendeva il posto della speranza. Arrivò Federico Iaccarino, che stava scavando con altri presso villa Fondi e mi confermò del ritrovamento della Lancia beta di Matteo Conte, il cognato era con noi convinto di trovarlo tra le macerie di quella casa che ormai era "nostra".
In tutto quel dolore trovammo la forza di avvicinarlo e tramite Elio Angrilli e Cicciofranco Russo comunicammo la notizia.
La notte correva tra notizie portate a voce, drammatiche staffette, voci contraddittorie con aggiunte ed incomprensioni, non esistevano telefonini e chi aveva una famiglia cercava un ricovero per quella notte fredda ed improvvisa. Scavammo ancora con la rabbia e l'orgoglio dei nostri vent'anni, assieme ai parenti di chi mancava all'appello. Quando l'alba ci stava per cogliere fummo espropriati della nosta casa, di quelle mura sgretolate di quei mobili distrutti. Tutto passò in mano all'esercito ed arrivarono i mezzi pesanti, ritornammo alle nostre famiglie. Non trovai mamma e papà ma mi dissero che erano dagli zii al cavone, sapevano che stavo bene e mi aspettavano là. A piazza mercato ci regalarono un panettone di natale, con gli altri ci si era dati appuntamento fra quattro ore. Quando entrammo nella macchina di Antonio Apuzzo, una 850 grigia aprimmo quel panettone e dopo averne mangiato ci addormentammo distrutti.
Quando ritornammo alla nostra casa altra gente era ad attendere il triste rinvenimento delle persone morte sotto le macerie. Le strade si popolarono di gente e di calore umano ancora non erano arrivati quelli che avrebbero sporcato quei momenti con la speculazione ,con gli appalti truccati con le tangenti sui terremotati in albergo, per sempre rimarranno nelle nostre menti parole come morte, solidarietà, Pertini, Balvano, Calabritto, San Mango sul Calore le rovine della nostra chiesa i nostri morti e la consapevolezza di aver capito e perso in quel minuto molto di più di una vita intera.

23 NOVEMBRE 1980 – IL RICORDO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

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In occasione del 33° anniversario del terremoto dell’Irpinia del 1980 l’Amministrazione Comunale di Piano di Sorrento, in ricordo delle 10 vittime carottesi, esporrà sulla Casa Comunale le bandiere a mezz’asta.

23 NOVEMBRE 1980 – PER CHI NON DIMENTICA

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Nel mio post del 17 novembre dedicato all’anniversario del terremoto del 1980 tra l’altro avevo scritto “Da presidente della Pro Loco ho sempre cercato di onorare la ricorrenza, ora, da privato cittadino non posso che limitarmi a questo post sul mio blog ed affidarmi alla sensibilità di altri.” (per leggere il post integrale cliccate qui).  Stasera nel mio girovagare su internet ho avuto la graditissima sorpresa di imbattermi nel neonato blog di Giovanni Iaccarino e leggere questo post che vi pubblico integralmente.

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Per non dimenticare

23 novembre 1980 - 23 novembre 2013


Matteo Conte, 33 anni di Sant'Agnello
Lucia Cappiello, 83 anni di Piano di Sorrento
Maria Carotenuto, 18 anni di Piano di Sorrento
Dora Carotenuto, 16 anni di Piano di Sorrento
Angela Carotenuto, 38 anni di Piano di Sorrento
Carolina Quinto, 78 anni di Piano di Sorrento
Andrea del Vecchio, 47 anni di Piazzola di Nola
Antonietta Terranova, 39 anni di Piano di Sorrento
Maria Concetta Terranova, 42 anni di Piano di Sorrento
Antonino Martorelli, 12 anni di Piano di Sorrento
Per non dimenticare...... Un paese senza memoria e' un paese senza futuro.
Vi aspettiamo Sabato 23 pv alle ore 19,30  nei giardinetti di via delle Rose, per deporre una corona di fiori sulla lapide posta dalla Arciconfraternita Morte e Orazione, a ricordo delle vittime del terremoto, ed un momento di preghiera a suffragio degli stessi.
       Non mancate!
Movimento Civico "IN PRIMO...PIANO"

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Non voglio aggiungere altro tranne che vi aspetto TUTTI sabato sera alle ore 19,30 presso la lapide di via delle Rose ed un doveroso e sentito grazie a Giovanni Iaccarino ed al Movimento “In Primo… Piano”

LA MARINA DI CASSANO A MARSIGLIA PER “LA MEMORIA DEI PORTI DEL MEDITERRANEO” GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE

Si terrà giovedì 21 novembre alle 17.00 a Marsiglia nel Palazzo della Regione Provenza-Alpi- Costa Azzurra la Premiazione relativa al Concorso internazionale “La memoria dei porti del Mediterraneo” che vede protagonista la Marina di Cassano come unico progetto approvato dalla giuria del Concorso in tutta la Campania, insieme ad altri 15 porti del Mediterraneo di cui 9 francesi, 4 italiani, uno tunisino e uno croato.

Il progetto relativo a Piano di Sorrento è stato presentato dall’Associazione di Studi Ricerche e Documentazione sulla Marineria della Penisola Sorrentina in collaborazione con il Comune di Piano di Sorrento e l’Istituto Nautico “Nino Bixio”.

Saranno presenti alla Cerimonia di premiazione dei progetti finalisti e alla successiva festa sociale il Dott. Carlo Pepe, funzionario responsabile dell’Ufficio Cultura del Comune di Piano di Sorrento, il Prof. Biagio Passaro e il Prof. Massimo Maresca, referenti del progetto e rispettivamente Vice Presidente e Segretario dell’Associazione di Studi Ricerche e Documentazione sulla Marineria della Penisola Sorrentina.

(Comunicato stampa ufficiale del Comune di Piano di Sorrento)

23 NOVEMBRE 1980 – IL DOVERE DI RICORDARE

lapide terremoto Ci siamo, come ogni anno giunge una settimana per noi molto particolare, quella che ci conduce al 23 novembre, anniversario del terremoto dell’Irpinia. Quest’anno sarà il 33° anniversario, ma per molti di noi sembra trascorso pochissimo tempo!

Quella tragica sera ci lasciarono 10 nostri concittadini, alcuni di essi ancora adolescenti. Con il passare del tempo purtroppo il ricordo si va affievolendo, chi avrebbe il dovere morale di ricordare quella tragedia alle nuove generazioni preferisce far passare sotto silenzio questa data. La parrocchia, le scuole, le istituzioni anno dopo anno hanno sempre più affievolito le iniziative per preservare la Memoria sino a farle scomparire e far divenire il23 novembre un giorno come un altro nel calendario.

Ci sono invece persone come chi vi scrive (e pochi altri) che ritengono l’oblio un lusso che non possiamo permetterci. Quella sera noi prendemmo un impegno con quelle persone, noi sopravvissuti, noi fortunati abbiamo il dovere morale di non far dimenticare ciò che è stato. Abbiamo l’obbligo di tramandare questi nomi affinchè non siano solo lettere messe lì su una lapide in Via delle Rose. Da presidente della Pro Loco ho sempre cercato di onorare la ricorrenza, ora, da privato cittadino non posso che limitarmi a questo post sul mio blog ed affidarmi alla sensibilità di altri. Aggiungo che in questi mesi si è tanto discusso sull’uso di Villa Fondi come bene comune. Bene ora credo si debba fare un passo avanti e rendere quella Villa anche un luogo della Memoria. Alla riapertura sarebbe bello che al suo interno ci fosse una lapide posta dal Comune con i nomi di chi quella sera ci ha lasciato (quella di Via delle Rose è opera meritoria dell’Arciconfraternita della Morte ed Orazione). Magari un angolino delle sue sale potrebbe essere dedicato a quell’evento, con fotografie di quei giorni, per ricordare in modo degno una pagina importante della nostra storia.

Ed ora ecco i nomi e gli anni di chi il 23 novembre 1980 alle ore 19,34 ci ha salutati:

Matteo Conte, 33 anni di Sant'Agnello
Lucia Cappiello, 83 anni di Piano di Sorrento
Maria Carotenuto, 18 anni di Piano di Sorrento
Dora Carotenuto, 16 anni di Piano di Sorrento
Angela Carotenuto, 38 anni di Piano di Sorrento
Carolina Quinto, 78 anni di Piano di Sorrento
Andrea del Vecchio, 47 anni di Piazzola di Nola
Antonietta Terranova, 39 anni di Piano di Sorrento
Maria Concetta Terranova, 42 anni di Piano di Sorrento
Antonino Martorelli, 12 anni di Piano di Sorrento

Per chi volesse saperne di più puo’ cliccare qui per consultare le pagine che creai qualche anno fa per ricordare il sisma del 1980

LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI – Sala Consiliare

 

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DOMENICA 17 NOVEMBRE – ORE 18,00
Piano di Sorrento – Sala Consiliare

Il Gruppo Culturale di Ciro Ferrigno e
L’associazione Culturale Cypraea

presentano

LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI

relatore il dott. Vincenzo Cuomo

Dopo le Sirene. Partenope a teatro - Centro Culturale Comunale

SABATO 16 NOVEMBRE – ORE 18,30
Piano di Sorrento
Centro Culturale Comunale – Via delle Rose

VI Ciclo di Conferenze
Piano di Sorrento
una storia di terra e di mare

FRANCESCO COTTICELLI,
Dopo le Sirene.
Partenope a teatro.

PIANO DI SORRENTO SU ANDROID

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Piano di Sorrento prova a sbarcare nel mondo delle app per dispositivi Android. E’ un primo timido tentativo realizzato senza tante pretese ma nella speranza che sia utile a tanti.

La prima app permette di collegarsi direttamente al sito ufficiale del Comune, è ovviamente del tutto gratuita (come le altre già presenti o che seguiranno), e si puo’ scaricare da Google Play (cliccando qui) o direttamente cliccando qui.

La seconda app riporta tutte le ultime notizie relative agli eventi carottesi tratte da questo blog, cliccando poi sulla notizia di vostro interesse verrete indirizzati alla pagina del blog. Anche questa app è presente su Google play (cliccando qui) o si puo’ scaricare il file direttamente cliccando qui.

Ripeto che sono solo un primo tentativo realizzato dal sottoscritto, sono piccole cose ma proiettano verso un futuro multimediale e multipiattaforma  cui la pubblica amministrazione necessariamente deve arrivare. Ovviamente sono state realizzate per un mio “sfizio” personale quindi non sono app ufficiali del comune.