la settimana santa

I PROSSIMI EVENTI A PIANO DI SORRENTO

23 NOVEMBRE–LA NOSTRA GIORNATA DELLA MEMORIA

23 novembre FB

37 anni fa il terremoto colpiva duramente la Campania e la Basilicata, anche il nostro paese pagava un tributo di 10 vite e danni ingenti sul territorio. 37 anni sono tanti, più di una generazione, ma il ricordo non deve affievolirsi. Il Comune di Piano ha pensato, per domani, 23 novembre 2017, di organizzare un incontro con i ragazzi di terza media per riflettere, informare e ricordare insieme, L’appuntamento è alle 8,45 al Centro Culturale Comunale ed è, ovviamente aperto a tutti. Ci saranno tre momenti ben definiti. Il primo sarà a carattere scientifico e spiegherà cosa è un terremoto, perchè si genera e perchè colpisce particolari aree, a curarlo sarà il dott. Giuseppe Marulo. Seguirà l’intervento del caponucleo della Protezione Civile di Piano, Luigi Parlato, che illustrerà ai ragazzi il modo giusto di comportarsi prima, durante e dopo un terremoto. Chiuderà un momento dedicato alla memoria in cui verranno proiettate immagini di Piano di Sorrento nei giorni immediatamente successivi al sisma. Al termine ci si recherà in corteo alla lapide posta nei giardinetti di via delle rose ed ogni ragazzo che lo vorrà potrà deporre ai piedi di essa un semplice fiore bianco. Sarà questo un gesto semplice ma dal grande valore simbolico, la trasmissione della memoria è una sorta di staffetta. Il 23 novembre 1980 la iniziarono i nostri 10 concittadini che consegnarono ai noi “sopravvissuti” il pesante testimone, ora in quel fiore è racchiuso quel ricordo, quell’impegno che noi prendemmo 37 anni fa, chi prenderà quel fiore per deporlo lì dove sono elencati i 10 nomi prenderà con esso anche un impegno morale a continuare la staffetta affinchè, come nell’atletica leggera, se pure si fermi l’atleta il testimone continui ad avanzare su gambe nuove più fresche. Inoltre ai ragazzi verrà consegnata una piccola candela che chiederemo di accendere la sera alle 19,34 (ora della scossa) e porre sul davanzale della finestra di casa, poi gli chiederemo di scattare una foto da postare sul profilo Facebook di un genitore o di un fratello più grande (teoricamente a 12 anni non dovrebbero averne uno proprio…) con una breve frase e l’hashtag #pcpiano per un ricordo che vada oltre i confini di Piano di Sorrento.

I NOMI DELLE 10 VITTIME CAROTTESI

Matteo Conte, 33 anni di Sant'Agnello
Lucia Cappiello, 83 anni di Piano di Sorrento
Maria Carotenuto, 18 anni di Piano di Sorrento
Dora Carotenuto, 16 anni di Piano di Sorrento
Angela Carotenuto, 38 anni di Piano di Sorrento
Carolina Quinto, 78 anni di Piano di Sorrento
Andrea del Vecchio, 47 anni di Piazzola di Nola
Antonella Terranova, 39 anni di Piano di Sorrento
Maria Concetta Terranova, 42 anni di Piano di Sorrento
Antonino Martorelli, 12 anni di Piano di Sorrento

4 NOVEMBRE 2017–PROGRAMMA

IV-Novembre

ORE 9,00
Sfilata Banda Cittadina

ORE 10,00
Basilica di San Michele Arcangelo
Celebrazione Eucaristica in suffragio dei Caduti di tutte le guerre

Al termine della Celebrazione corteo fino al Monumento ai Caduti in Piazza Cota e deposizione corona di alloro

CAROTTO DALLA PREISTORIA ALLA STORIA di Ciro Ferrigno

22859914_748366675370207_2784886858020230146_oSu Piano di Sorrento si è sempre scritto poco. Possiamo perciò supporre che abbia avuto un ruolo di primo piano, nel territorio, solo in epoche assai remote e che, successivamente, con l’arrivo della civiltà greca, questo sia passato a Sorrento.
I ritrovamenti di Trinità sembrano confermare la presenza di una comunità stanziale, al centro della penisola sorrentina con le genti del Gaudo, già 2300-2400 anni prima di Cristo. Provenivano dall’area egeo-anatolica, forse per migrazione, colonizzazione o per sfuggire a qualche cataclisma naturale. Certo è che trovarono un luogo adatto per l’insediamento nella nostra zona collinare ricca d’acqua, adatta all’agricoltura e non priva di animali da cacciare.
Il territorio carottese, nei secoli e prima ancora della scoperta della necropoli di Trinità, ha spesso restituito tombe, in una fascia di agrumeti identificabile tra la linea Sant’Agostino-Trinità-Petrulo e l’attuale Corso Italia.
La Dott. Tommasina Budetta, nella pubblicazione “Il Museo Archeologico Territoriale della Penisola Sorrentina “Georges Vallet”, edita nel 1999 a Salerno, scrive di antiche sepolture in un fondo “vicino Carotto” e di quello “sopra Carotto” di proprietà Cocurullo in terreni localizzati nella zona a monte del Viale dei Platani ed in prossimità del Corso Italia. Ma quante tombe sono andate irrimediabilmente perdute per incuria ed ignoranza? Altri resti di sepolture sarebbero emersi all’inizio del Novecento negli agrumeti di proprietà di Giosé Porzio e della famiglia De Angelis. Tali ritrovamenti documenterebbero una lunghissima fase di popolamento che, partendo dall’epoca eneolitica, giungerebbe ad una fascia cronologica più recente, collocabile ai secoli VI-IV a.C.
Un capitolo a parte segna il ritrovamento nel 1874, qualche centinaio di metri più a valle di Trinità, della tomba di un guerriero, databile al tardo periodo del Gaudo, nella quale fu trovato un corredo funerario con due grandi olle, una brocca, varie cuspidi di frecce in selce e un pugnale di rame, tutti oggetti che attestano l’alto rango del defunto nell’ambito sociale.
Sempre la Dott. Budetta, nell’opera citata, scrive: “L’antico abitato, sorto in epoca arcaica, dovrebbe essere ubicato nella parte centrale della città odierna, nella zona in prossimità dell’attuale Corso Italia”. Questo lascia supporre che la gente del Gaudo insediatasi a Trinità, nel corso dei secoli, con l’aumento numerico degli individui, con un costante miglioramento del livello di civiltà, conseguente al rapporto con altre popolazioni, come Osci, Etruschi e Sanniti abbia, poco alla volta, popolato il banco di tufo carottese. Certamente il nucleo abitato in epoca arcaica, tra lo scorcio del sec. VIII a.C. e il 480 a.C. in un territorio ricco di acqua e di grotte, avrà visto l’arrivo in penisola del mitico Liparo e la fondazione della città di Sorrento.
Quell’abitato arcaico doveva avere un aspetto un po’ simile ai Sassi di Matera, dove le grotte erano, in parte, utilizzate come abitazioni ed in parte come ricovero per gli animali. Grotte ovunque, casupole, strade in terra battuta, un abitato esteso sicuramente dall’attuale Piazza Cota, fino a Gottola, il cui etimo pure deriva dalla parola grotta. Un nucleo adatto ad ospitare uomini e bestie, tanto che il luogo, per i Greci, diventò Carotto, cioè “luogo di grotte”.
Liparo compare nella mitologia greca come il colonizzatore dell’isola di Lipari. Era figlio del re Ausone, quindi nipote di Ulisse. Per colpa dei fratelli fu costretto a lasciare la casa paterna e con un gruppo di guerrieri raggiunse le isole Eolie, dove fondò una fiorente colonia. Un giorno giunse sull’isola Eolo, che fu ricevuto con tutti gli onori dovuti ad una divinità. Il dio dei venti diede in sposa a Liparo la figlia Ciane e, come dono nuziale, gli concesse di tornare sul continente. Eolo tenne per sé le splendide isole ed a Liparo toccò la penisola sorrentina, dove divenne re di una popolazione locale e alla morte venne celebrato come un eroe.
Il popolo delle grotte, a contatto con la civiltà greca evoluta, colta e raffinata, concluse la fase preistorica ed entrò definitivamente nella storia, scoprendo di vivere nella Terra delle Sirene.

COMMEMORAZIONE DEFUNTI 2017 – SERVIZIO NAVETTA

cimitero

ORARIO APERTURA CIMITERO COMUNALE

  • Dal 29 ottobre al  2 novembre
    07,00 – 18,00 (orario continuato)

SERVIZIO NAVETTA

Giorni: 1 e 2 novembre

Orario: dalle ore 8,00 alle ore 18,00 partenza da Piazza Cota ogni mezz’ora

Corsa: Piazza Cota (capolinea) – Corso Italia (1a f. altezza incrocio Via delle Rose – 2a f. altezza incrocio Piazza della Repubblica) – Via Mortora S. Liborio (3a f. altezza ristorante Il Ghiottone) – Via dei Platani (4a f. primo tratto) – Via Trav. G. Maresca – Via G. Maresca (5a f. altezza Comando VV.UU.) – Via G. Maresca (altezza Cimitero)

Ritorno: Via G. Maresca – Via Cavone -  Corso Italia – Piazza Cota

Tariffa: € 1,00 per n. 1 corsa (andata+ritorno)