Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un' altra vita;
se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito, guardatevi nel cuore, l' avete già tradito
(Francesco Guccini)
se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito, guardatevi nel cuore, l' avete già tradito
(Francesco Guccini)
“Non c’è chi non veda l’urgenza di un grande ricupero di moralità personale
e sociale, di legalità. Sì, urge un ricupero di legalità!”
(Giovanni Paolo II)
Can. 523 - Fermo restando il disposto del can. 682, §1, la provvisione dell'ufficio di parroco spetta al Vescovo diocesano; essa avviene mediante libero conferimento, a meno che qualcuno non abbia il diritto di presentazione o di elezione.
(Codice di diritto canonico)
e sociale, di legalità. Sì, urge un ricupero di legalità!”
(Giovanni Paolo II)
Can. 523 - Fermo restando il disposto del can. 682, §1, la provvisione dell'ufficio di parroco spetta al Vescovo diocesano; essa avviene mediante libero conferimento, a meno che qualcuno non abbia il diritto di presentazione o di elezione.
(Codice di diritto canonico)
In questi giorni si sta creando un comitato interparrocchiale di persone che vogliono difendere le nostre tradizioni e tramandarle ai posteri, in primis il giuspatronato. Persone che amano il loro paese e disposte a percorrere ogni via per far valere i propri diritti. Sarebbe bello che anche dagli altari si levasse la richiesta al nostro Vescovo di indire SUBITO le elezioni per il parroco a Piano e Mortora ma, tranne una lodevole eccezione, ci troviamo di fronte ad un muro di gomma. I nostri Amministratori Parrocchiali tentano di nascondersi dietro il dovere di obbedienza al loro Vescovo dimenticando che di fronte ad una situazione di grave irregolarità come questa che stiamo vivendo da 3000 giorni sarebbe loro dovere rifiutarsi di continuare ad occupare un ruolo di potere non loro e chiedere di essere legittimati attraverso regolari elezioni. Credo che ormai l’attesa si sia fatta troppo lunga ed i tentativi di scipparci un nostro diritto troppo plateali per consentirci il lusso di utilizzare termini più morbidi, è ormai tempo di chiamare le cose con il loro nome e di percorrere tutte le vie per salvaguardare il diritto conquistato dai nostri avi.
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