la settimana santa

I PROSSIMI EVENTI A PIANO DI SORRENTO

Forni, fornai e fornarine nella storia del Pane a Piano di Sorrento

Domenica 14 dicembre nella Sala Consiliare di Piano di Sorrento alle ore 17,30 con il patrocinio dell’Assessorato all’Istruzione del Comune, sarà presentato il libro “Forni, fornai, fornarine nella storia del pane a Piano di Sorrento ” di Cecilia Coppola, un ennesimo lavoro che ricostruisce il passato di un tempo che non c’è più ritrovato nel racconto degli anziani, con una ricerca attenta che riporta come dice la scrittrice “ la memoria di questo mondo di acqua, farina, sale e lievito perché le nuove generazioni conoscano un modo di vivere più sano, legato ad una natura non contaminata e a quel calore di emozioni che nascono nello stare insieme in famiglia intorno ad una tavola per assaporare con calma un cibo genuino come il pane, definito l’oro della casa, legato alla storia dei forni odorosi e accoglienti, alla fatica silenziosa dei fornai e delle fornarine”.
Interverranno nel corso della presentazione Angie Cafiero, Guida al Mangiare di Supereva, e le nuove generazioni delle antiche famiglie che fecero dell’arte del pane la loro occupazione, che riporteranno brevi episodi, piccole gocce di memorie e antiche e genuine ricette .
Seguirà un momento musicale” Il pane nella musica” affidato alla chitarra e all’armonica di Francesco Blaiotta e alla voce di Alaa Alamoudi .
A corredo della serata si potrà visitare la Mostra fotografica ”Immagini degli antichi forni e della loro storia” una collezione di foto custodite gelosamente negli album di famiglia. o nei cassetti delle scrivanie .
L’assessore all’Istruzione Vincenzo Iaccarino nell’introduzione al libro focalizza l’importanza del recupero di una cultura popolare che Cecilia Coppola conduce da tempo riannodando il presente al passato attraverso voci e ricordi di intere generazioni.” Un lavoro di ricerca encomiabile e noi amministratori dobbiamo andarne fieri, perché i nostri figli attingano dal passato il desiderio di conoscere e scoprire ancora di più, di comprendere il grande valore di appartenere ad una determinata famiglia e avvicinarsi al proprio territorio e, come dice la scrittrice, le radici sono importanti e se le tagliamo ogni pianta inaridisce e muore…le piante sono i nostri figli”. Il sindaco Giovanni Ruggiero afferma: “i panifici hanno costituito pietre miliari nella storia di Piano di Sorrento, coordinate di odori e sapori per muoversi nella geografia del territorio e i fornai, dalle mani callose e scottate dalla fatica, raccontano delle stagioni che passano della terra generosa ed esigente ”
La pubblicazione di Cecilia Coppola è un capitale di” memoria ’ che non può assolutamente disperdersi ma deve continuare a produrre per i giovani affinché non dimentichino le loro radici, le loro tradizioni e le antiche usanze che riportano ad antichi sapori e anche alla piccola comunità della famiglia dove, le donne preparavano quotidianamente nelle cucine il buon pane con le loro mani, e come non si tirarono indietro quando dovettero seguire con laboriosità e managerialità l’impegno di fornarine nei forni di famiglia.
Sfogliando le pagine ritroveremo il Forno delle gallette, il primo che risale al 1600 legato alla attività commerciale cantieristica di alaggio, di varo e traffico marittimo della Marina di Cassano, evidenziando cosi’, la ragguardevole funzione che Piano ha avuto nella storia marinara della penisola sorrentina.
Il recupero di una cultura popolare che Cecilia Coppola avvicina ad antiche ricette del pane a piatti poveri e alcuni con proprietà curativa come la pappetta d’’e critaure preparata con un tarallo al finocchietto macinato servendosi di una bottiglia di vetro e poi bollito e condito con un filo d’olio d’oliva fresco e quindi usato per il primo svezzamento o per rinfrescare l’intestino e regolare le funzioni dei bambini.
A celebrare l’evento, verra’ allestito, nel Comune, un albero di Natale con stelle e addobbi di pane realizzati dai fornai del Paese che faranno degustare nella serata inaugurale prodotti tipici da forno.
Testo di Angie Cafiero

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