VENERDI’ 29 GIUGNO – ORE 20,30 Per i Presentazione del libro SE STEVE JOBS FOSSE Dopo “Il Casalese” della settimana scorsa un tema più ‘leggero’, ma non troppo, con ‘Se Steve Jobs fosse nato a Napoli’ (Sperling&Kupfer) di Antonio Menna. Il libro nasce da un post sul blog dell’autore, che in poche ore colleziona milioni di contatti e di condivisioni e finisce in alcune delle più importanti trasmissioni generaliste della tv. Menna racconta con toni ironici a quali incredibili difficoltà sarebbe andato incontro il fondatore della Apple se avesse dovuto avviare la sua azienda nel napoletano. Scheda tratto dal sito IBS Due ragazzi chiusi in un garage si inventano il computer del futuro: leggero, veloce, dal design innovativo, che non si blocca e non prende virus. Se fossimo in America, la storia avrebbe un lieto fine, fatto di soldi, gloria e successo. È andata così a Steve Jobs e alla sua Apple. Ma siamo a Napoli, dove il genio non basta a cambiare un destino. Lo sanno bene Stefano Lavori e Stefano Vozzini, due ragazzi dei Quartieri Spagnoli, che per avviare l'attività e vendere il loro rivoluzionario computer si scontrano con il peggio del Belpaese: in Italia i prestiti si fanno solo a chi ha già i soldi, le regole sono scritte per gli scemi perché i furbi se le scrivono da soli, i bandi li vincono gli amici di amici, la burocrazia chiude un occhio su chi è ben ammanigliato, ma li tiene spalancati sui poveracci. E ammettendo che i due guaglioni siano abbastanza affamati e folli da non arrendersi, quando ci si mette di mezzo la camorra il loro sogno va letteralmente in fumo. O, almeno, così sembra. Questo racconto, tanto amaro quanto esilarante, è nato come post sul blog dell'autore e in poche ore ha fatto il giro del mondo prima di diventare un libro. Antonio Menna spiega in modo divertito e insieme spietato la condizione di un Paese che sguazza nei suoi mali e incoraggia le buone idee ad andarsene. E ci svela perché da noi la Apple non sarebbe mai nata. E forse Steve Jobs sarebbe finito a vendere le pezze al mercato. Prefazione di Pino Aprile. |
SE STEVE JOBS FOSSE NATO A NAPOLI - Villa Fondi
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