la settimana santa

I PROSSIMI EVENTI A PIANO DI SORRENTO

SE STEVE JOBS FOSSE NATO A NAPOLI - Villa Fondi

VENERDI’ 29 GIUGNO – ORE 20,30
Piano di Sorrento – Villa Fondi

Per i
Salotti letterari 2012

Presentazione del libro

SE STEVE JOBS FOSSE
NATO A NAPOLI
di Antonio Menna

Dopo “Il Casalese” della settimana scorsa un tema più ‘leggero’, ma non troppo, con ‘Se Steve Jobs fosse nato a Napoli’ (Sperling&Kupfer) di Antonio Menna. Il libro nasce da un post sul blog dell’autore, che in poche ore colleziona milioni di contatti e di condivisioni e finisce in alcune delle più importanti trasmissioni generaliste della tv. Menna racconta con toni ironici a quali incredibili difficoltà sarebbe andato incontro il fondatore della Apple se avesse dovuto avviare la sua azienda nel napoletano.

Scheda tratto dal sito IBS
Anno 2012, X-177 p., brossura
Editore
Sperling & Kupfer  (collana Saggi)
Prezzo di copertina € 10,50

Due ragazzi chiusi in un garage si inventano il computer del futuro: leggero, veloce, dal design innovativo, che non si blocca e non prende virus. Se fossimo in America, la storia avrebbe un lieto fine, fatto di soldi, gloria e successo. È andata così a Steve Jobs e alla sua Apple. Ma siamo a Napoli, dove il genio non basta a cambiare un destino. Lo sanno bene Stefano Lavori e Stefano Vozzini, due ragazzi dei Quartieri Spagnoli, che per avviare l'attività e vendere il loro rivoluzionario computer si scontrano con il peggio del Belpaese: in Italia i prestiti si fanno solo a chi ha già i soldi, le regole sono scritte per gli scemi perché i furbi se le scrivono da soli, i bandi li vincono gli amici di amici, la burocrazia chiude un occhio su chi è ben ammanigliato, ma li tiene spalancati sui poveracci. E ammettendo che i due guaglioni siano abbastanza affamati e folli da non arrendersi, quando ci si mette di mezzo la camorra il loro sogno va letteralmente in fumo. O, almeno, così sembra. Questo racconto, tanto amaro quanto esilarante, è nato come post sul blog dell'autore e in poche ore ha fatto il giro del mondo prima di diventare un libro. Antonio Menna spiega in modo divertito e insieme spietato la condizione di un Paese che sguazza nei suoi mali e incoraggia le buone idee ad andarsene. E ci svela perché da noi la Apple non sarebbe mai nata. E forse Steve Jobs sarebbe finito a vendere le pezze al mercato. Prefazione di Pino Aprile.

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