
In penisola sorrentina alla fine del XVII secolo si manifesta, come in molti altri centri della Campania, la volontà di aggiornare il panorama artistico locale sui modi del Barocco diffusisi a Napoli e aggiornati sulle novità romane. Abbondano le facciate dalle linee spezzate e i colori pastello; non mancano dipinti di buona qualità, ora più giordaneschi ora più solimeniani; di minor numero ma non meno pregevoli le opere scultoree in marmo, stucco e legno. Barocco e non solo: tardo-barocco, barocchetto, rococò; diverse espressioni della stessa temperie culturale che convivono e si alternano nelle principali chiese del territorio.
Le iniziative in programma intendono far luce sulle trasformazioni apportate nei diversi ambiti della cultura, in particolare nell’arte e nella musica, dall’arrivo degli “echi barocchi” in provincia. Un omaggio alle voci della grande stagione barocca attraverso le opere di maestri e comprimari, operosi in penisola sorrentina.
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